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Guarda di falsità in nome della scienza ne vengono dette in continuazione. Ed è a questo che penso si riferisca il termine scienza menzognera. Mi sembra ci possa stare. Senza stare a tirar fuori cosa la scienza realmente è, o dovrebbe essere.Riguardo alle teorie sul clima, che ce ne siano tante non lo so. So che ci sono validi motivi per considerare il riscaldamento globale antropogenico una balla. Sarebbe mal di poco se non fosse che questa teoria ci costa a tutti un bel po' di soldi, fra carbon tax e robe simili.Cmq, mi fa piacere sapere che il tuo commento non era dovuto alla persona di Zichichi. Io mi ero risentito per la critica a lui, la Hack era in riferimento a quello, e come tutto il resto del mio intervento non c'entra assolutamente niente con le scie chimiche (mi sono scusato per l'OT...e mi riscuso ora ).
Comunque, in fin dei conti, dipende che i nostri computer non sono abbastanza potenti per fare previsioni del tempo a 5 giorni, figuriamoci se possono dare risultati precisi con previsioni a 20 anni
PERCHÉ QUESTO BLOG?Perché è un investimento necessario per evitare che questa scemenza si diffonda maggiormente.Il problema non è tanto lo sciachimismo in sé, quanto l'antiscienza sempre più diffusa (cancro curato col bicarbonato, giocattoli da merendina presentati come UFO, 2012, Nibiru, eccetera) di cui credenze come le “scie chimiche” sono un sintomo. Come se la scienza fosse un male da cui fuggire: come se fosse meglio tornare ai tempi delle erbe, delle streghe e della Santa Inquisizione.È questo che mi preoccupa: questa voglia strisciante di oscurantismo, di paranoia e di catastrofi. Non voglio che la mia vita, e quella dei miei figli e dei miei parenti e amici, sia decisa da chi crede a oroscopi o cartomanti o scie chimiche o a qualsiasi cosa detta dal primo imbecille che apre un blog su Internet e pensa di saperne di più di tutti i tecnici di settore.Perché i primi risultati di questa paranoia sono le leggi idiote che cercano di imbavagliare Internet. Sono Voyager e Mistero in prima serata su una rete nazionale. Di questo passo si cresce una nazione di idioti.
Non capisco perchè tu faccia fatica a credergli.... e invece fai meno fatica a credere ad assurde teorie cospirazioniste globali supportate soltanto dalla fantasia di chi le scrive e sostiene?
Io non ho letto tutti i link postati ma Alex, Attivissimo non é proprio il massimo esponente del cicap se parliamo di Piero Angela o di altri ci posso anche stare ma Paolo Attivissimo no vi prego...Ho visto molti video che lo dipingono come un ciarlatano e da quello che ho visto non posso che confermare che lo é, poi ognuno crede in ciò che vuole e usa i mezzi di informazione per crearsi la propria coscienza critica rispetto a fatti di questo genere, resta il fatto che ci sono molte aziende nel mondo che hanno cominciato ad interessarsi al controllo del clima locale quindi un pensierino bisogna farcelo....
(la rete è piena di siti e video che tentano di screditare personalmente gente come Attivissimo, invece di andare nel merito delle risposte e portare PROVE a sostegno delle proprie supposizioni. Copione già visto!)
Tipo quando parla degli aerei che spariscono dai radar spegnendo il transponder al minuto 15:50 ti sembra serio?
Citazione da: Doc - 13/10/2012, 17:14:53Comunque, in fin dei conti, dipende che i nostri computer non sono abbastanza potenti per fare previsioni del tempo a 5 giorni, figuriamoci se possono dare risultati precisi con previsioni a 20 anni Direi che questo è il riassunto migliore che possiamo fare Diverse volte è difficile fare previsioni corrette a 48 ore di distanza, come possiamo pretendere di fare previsioni per quello che accadrà tra 20, o 50 anni
Perché così difficile prevedere con 50 anni d’anticipo le precipitazioni? Gran parte delle precipitazioni delle medie latitudini sono associate a sistemi depressionari che si muovono lungo traiettorie imposte della correnti a getto. I mutevolissimi meandri delle correnti a getto si sviluppano al limite esterno della grande calotta d’aria fredda che è centrata sui poli. Gli specialisti chiamano questa calotta con il nome di Vortice Polare ed hanno chiamato Oscillazione Artica il comportamento sinuoso delle correnti a getto nell’emisfero Nord. Trent’anni fa lavorai con Mike (John M.) Wallace ed il suo dottorando N.C. Lau all’Università di Washington a Seattle su problemi relativi al mantenimento del flusso turbolento lungo il percorso delle perturbazioni del Nord Atlantico. E’ evidente a tutti gli specialisti di turbolenza che la dinamica degli stati che evolvono molto lentamente è assai diversa a quella degli stati istantanei. Pertanto nel momento in cui ci si chiede cosa mantiene il flusso della corrente a getto ci si trova di fronte ad un tipo di problema che è al cuore di tutta la ricerca sulla turbolenza. Ma la linea di ricerca principale in meteorologia dinamica rifiuta di studiare l’evoluzione lenta della circolazione generale. E’ infatti divenuto talmente facile far girare i GCM ( general circulation models / modelli climatici)su supercomputers che molti scienziati stanno alla larga da argomenti come lo studio di dettaglio delle interazioni fra vortice polare e oscillazione artica.
In realtà, il monopolio dei GCM nel business della ricerca climatica è un interessante oggetto di indagine, e non solo per ragioni sociologiche. Un GCM è un modello di previsione del tempo i cui coefficienti e le cui parametrizzazioni vengono regolate in modo tale da produrre risultati a lungo termine che abbiano un’aria di realismo; non appena ciò è stato ottenuto, il modello viene fatto girare per alcune decine di anni. A tale riguardo occorre dire che non vi sono studi approfonditi circa il modo in cui piccoli errori nel software agiscano sui valori medi di alcune variabili di output fra 50 anni. Un modello previsionale a breve o medio termine (di quelli usati per le normali previsioni del tempo) può operare con parametrizzazioni relativamente rozze delle condizioni al contorno, delle nubi, della convezione e dei processi di evaporazione e condensazione; ciò in quanto l’evoluzione a breve della circolazione atmosferica è governata soprattutto dalle sue dinamiche interne. Al contrario l’evoluzione a lungo termine della circolazione generale è in larga parte determinata dalle condizioni al contorno (boundary conditions). Tale evidenza mi ha colpito fortemente quando scoprii che un semplice algoritmo di crescita dell’inversione all’interno dello strato limite diurno che avevo messo a punto nel 1973 è ancora in uso oggi. Come si può essere sicuri che un vecchio algoritmo previsionale sia in grado di assolvere al compito assegnatogli all’interno dei modelli climatici? A volte sembra che in questa attività nessuno conosca le considerazioni filosofiche sulla “falsificazione” di Popper. Per questa ragione resto allibito di fronte ai documenti del WCRP che promuovono previsioni a tutte le scale temporali. L’ovvio obiettivo di tale attività è la difesa del monopolio di cui i GCM hanno goduto così a lungo. Si tratta di strategia, non di scienza, fatta da scienziati che non si sono mai avvicinati alla fondamentale monografia di Lorenz sulla Circolazione Generale pubblicata dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale, da scienziati le cui facce sbiancano quando si parla di Energia potenziale disponibile o di Energia cinetica turbolenta, da scienziati che, non essendo loro offerte alternative, non possono che accodarsi a quanti affermano di avere necessità assoluta di maggiore potenza di calcolo e di maggior risoluzione dei modelli. Per costoro l’attività di pensare con la propria testa è davvero troppo difficile per essere messa in atto.